Bergamo, la stazione del monte Pora a Cristina Radici: «Ora il rilancio»

11 Aprile 2021

Passaggio di consegne per l’Irta spa, la società che da anni gestisce il comprensorio sciistico del monte Pora. È Cristina Radici, la neo presidentessa al timone della società della Valle Seriana. Inserita nell’assetto societario da alcuni anni, quando il padre imprenditore, Angelo Radici, è diventato socio di maggioranza e ha deciso di dare un’impronta nuova alla società.

«Sono orgogliosa e fiera di questo incarico — dice Cristina Radici —, si tratta di dare continuità a un sogno di mio padre, e, con l’aiuto anche del nuovo amministratore delegato Maurizio Seletti e di tutte le persone che lavorano nella società, vorremmo concretizzare. Credo abbia scelto me, non solo perché ci teneva che questa figura fosse rappresentata da qualcuno della sua famiglia, ma anche perché sa quanta passione ho per la montagna, lo sci e il territorio».

Trentanove anni, originaria di Leffe, moglie dell’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, con un passato come agonista nelle nazionali giovanili di sci, è un vulcano di idee su come provare a rilanciare il comprensorio sciistico sia in inverno che in estate: «Vorremmo dare una nuova identità a questo impianto che rappresenta un’istituzione della Valle Seriana. Abbiamo cercato di capire come potenziarlo con le risorse e le attività che possiamo proporre oggi».

Nonostante il pesante bilancio economico dell’anno appena concluso, però, la Radici e il suo team di soci stanno pensando a quando la situazione consentirà di tornare a fruire della stazione: «Nell’immediato stiamo cercando di valorizzare l’esistente a livello di immagine, vorremmo sviluppare dei progetti ad hoc rivolti alle famiglie e soprattutto ai bambini».

Cristina Radici, sulla scia dell’indole imprenditoriale del padre, nel 2014 ha fondato insieme a Ennio Frigeni (vice presidente dello Sci Club Radici), la Play Sport Accademy, con cui cerca di promuovere le attività all’aria aperta come la sua grande passione, lo sci e la vela. «Il Pora — spiega la Radici — è il punto d’appoggio per le attività della mia associazione sia per la stagione invernale che estiva. Ho a cuore il futuro della zona. Credo che insieme alle istituzioni e agli enti tutti, possiamo fare qualcosa di concreto la gente della nostra valle, affinché famiglie e bambini, si appassionino alla montagna e alla natura, e ambiscano a rispettarla sempre».

Il futuro si prospetta ricco di appuntamenti tra i soci che dovranno mettersi a tavolino e analizzare step by step come intervenire e dove. «È tutto in divenire. A me piacerebbe che al Pora tutto diventasse un po’ più bello, più nuovo. Mi auguro anche che ci siano nuovi investitori pronti a comprendere il valore di un progetto di rilancio del complesso sciistico del Pora».

  • Corriere Bergamo