Fischnaller sfiora l’impresa. Sfuma il sogno della medaglia

8 Febbraio 2022

Potete scommetterci che lo vedremo anche a Milano-Cortina 2026. Certo, forse non sarà la stessa cosa. Ma Roland Fischnaller non è certo il tipo che molla così, anche se ha già 41 anni e 4 mesi, anche se ha già mille battaglie sotto i piedi, la barba salepepe. È un quarto posto che brucia quello che incassa l’altoatesino, il più titolato snowboarder della storia italiana al quale ancora mancava – anzi, manca – solo la gioia della medaglia olimpica. Quarto nel gigante parallelo vinto dall’austriaco Karl, che lo ha fatto fuori in semifinale, prima che il russo Wild facesse altrettanto nella finale per il bronzo.

Poco importa che sia il suo miglior risultato di sempre ai Giochi, lui che aveva debuttato ventunenne a Salt Lake City – troppo inesperto per aspirare a un risultato di prestigio – e poi ci aveva provato e riprovato, sbattendoci sempre la testa: Torino 2006, Vancouver 2010, Sochi 2014, PyeongChang 2018. Risultati sempre in crescendo , ma niente da fare: disco rosso ogni volta. Perché l’Olimpiade può essere anche una brutta bestia. E hai voglia a mettere sul piatto 6 medaglie ai Mondiali, con la perla dell’oro in slalom parallelo vinto sette anni fa. Hai voglia a sfoggiare 19 vittorie e 44 podi in Coppa del Mondo, o le tante sfere di cristallo che fanno bella mostra nella sua casa di Vilpiano. Hai voglia a dire che a Pechino sei diventato il quarto atleta italiano a tagliare il traguardo delle 6 partecipazioni ai Giochi invernali, come i conterranei Wilfried Huber, Armin Zoeggeler e Gerda Weissensteiner. Quello che conta è la medaglia olimpica. Ma già prima di partire l’aveva detto: "Comunque vada, a Milano-Cortina ci voglio arrivare. E non sarà per fare il turista. Mi anima la passione, finché c’è quella vado avanti. Perché faccio lo sport più bello del mondo e non so cosa sia la parola sacrificio".

 

 

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